REGGINA – CATANZARO 2-1
Marcatori: Sciamanna (RC) al 36’ pt, 7’ st Benedetti (CZ), 25’ pt Porcino (RC)
Reggina (4-3-1-2): Cucchietti; Pasqualoni, Gatti, Di Filippo, Porcino; Marino, Mezavilla, De Francesco (dal 19’ pt Fortunato); Tulissi; Bianchimano, Sciamanna. A disposizione: Licastro, Solerio, Garufi, Turrin, Auriletto, Tazza, Bezziccheri, Silenzi, Amato, Sparacello. All.: Maurizi
Catanzaro (4-3-3): Nordi; Riggio, Gambaretti, Sirri (42’ st Kanis), Imperiale (20’ st Marchetti);  Onescu, Van Ransbeeck (45’ pt Maita), Benedetti; Puntoriere (20’ st Anastasi), Cunzi (42’ st Spighi), Falcone. A disp.: Marcantognini, Nicoletti, Marin, Letizia, Pellegrino, Lukanovic. All.: Erra
Arbitro:  Prontera di Bologna.
Ammoniti  31’ pt Sirri (CZ),34’ pt Fortunato (RC), 7’ st Gatti (RC), 15’ st Riggio (CZ),  20’ st Bianchimano (RC), 34’ st Onescu (CZ), 46’ st Porcino (RC)
Espulso al 27’ st Marchetti (CZ)
REGGIO CALABRIA:  dopo il derby di Coppa Italia contro la Reggina e in casa contro il Rende, il Catanzaro riesce a farsi nuovamente del male e a perdere anche il derby di campionato al “Granillo” nuovamente contro la Reggina di mister Maurizi. Le cause che hanno portato a questa sconfitta vanno ricercate nelle solite e preoccupanti amnesie difensive del Catanzaro. La Reggina si è dimostrata cinica e ha approfittato dei regali che i difensori giallorossi le hanno concesso. A fine partita, in sala stampa, Erra vede il bicchiere mezzo pieno, parlando di un Catanzaro in crescita, ma francamente alcune sue decisioni appaiono discutibili: la prima quella di sostituire Puntoriere con Anastasi (buona prova la sua) anziché far rifiatare Cunzi, impiegato peraltro nel ruolo di attaccante centrale e la seconda quella di sostituire Imperiale con Marchetti nel ruolo, non suo, di terzino destro. Le distrazioni difensive sono un campanello di allarme per i giallorossi che, peraltro, avrebbero avuto bisogno di puntellare l’organico con un terzino destro (è stata davvero una scelta saggia quella di cedere Pasqualoni?) e un centrale difensivo che possa garantire quella sicurezza nel pacchetto arretrato che, allo stato attuale, sembra non esserci. Cinquecento gli spettatori arrivati dai “Tre Colli” per sostenere la squadra.
Primo tempo di studio, con la Reggina che inizia ad affacciarsi dalle parti di Nordi senza però creare grossi problemi al Catanzaro. Sono poi gli uomini di Erra che cercano di fare la partita, soprattutto dalle fasce, con Puntoriere e Falcone che più volte arrivano in area di rigore amaranto, ma non riescono a trovare la giusta intesa con Cunzi schierato nel ruolo di attaccante centrale, il quale, essendo un brevilineo, viene facilmente controllato dalla retroguardia della Reggina. Proprio nel momento in cui i giallorossi fanno la partita, la Reggina passa in vantaggio con una rapida azione di contropiede. Tulissi è bravo a servire Sciamanna che dribbla Riggio e, con la retroguardia ospite in bambola, beffa Nordi. 1-0 e festa sugli spalti dei tifosi amaranto.
Nella ripresa i giallorossi partono forte e più volte si trovano nell’area avversaria, costringendo la Reggina a rifugiarsi in corner per due volte. Benedetti e Maita, subentrato a Van Ransbeeck, cercano di dettare i ritmi del gioco. Ed è proprio con Benedetti che, al 7’, il Catanzaro pareggia. Il signor Prontera fischia una punizione dal limite per un fallo di Gatti su Falcone. Benedetti calcia una punizione magistrale che si insacca alle spalle di Cucchietti. I giallorossi non si accontentano e schiacciano gli avversari nella loro metà campo; la Reggina, contando sulla velocità dei suoi attaccanti, prova a pungere di contropiede e, proprio su un contropiede, gli amaranto passano nuovamente in vantaggio: passaggio al bacio di Mezavilla a Porcino che, a tu per tu con Nordi non perdona: 2-1 per la squadra di casa. I giallorossi, però, amano ancora farsi del male: Marchetti, subentrato ad Imperiale, entra a piedi uniti su Bianchimano. Il fallaccio non passa inosservato al direttore di gara che sventola al difensore ospite il cartellino rosso. Il Catanzaro, in inferiorità numerica, non vuole rassegnarsi alla sconfitta e cerca con tutte le forze di agguantare il pari, costringendo la retroguardia amaranto a rifugiarsi più volte in calcio d’angolo. Nei minuti di recupero Anastasi, subentrato all’ex amaranto Puntoriere, mette in difficoltà la Reggina con un colpo di testa molto insidioso, ma un Cucchietti in versione “Spiderman” gli nega la gioia del goal, deviando con un colpo di reni la sfera sopra la traversa. Al 49’ ci prova anche Kanis, ma l’estremo difensore amaranto, con una prodezza, mette la palla in angolo. Finisce 2-1 e la Reggina può nuovamente esultare.

Falvo Pasquale